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Buona giornata.

C'era una volta un campo... (primi frutti)

2010-12-01_004.jpgE' iniziata la produzione!
Da Balaka arrivano notizie e foto, inviate da Padre Piergiorgio, che testimoniano che il progetto, finanziato dalla nostra associazione e soprattutto dai nostri sostenitori, comincia a mostrare i primi "frutti"....
Balaka  1 December 2010
Carissimo Peppino,eccoci a raccontare ancora, proprio alla vigilia della stagione delle piogge, quando il caldo torrido e l’acqua piovana quotidiana faranno crescere gli alberi da frutta molto in fretta. Non e' stato facile farli crescere durante i lunghi mesi di siccità, ma ora li affidiamo alle cure della natura che provvederà meglio di quanto abbiamo fatto noi.2010-12-01_001.jpgGli alberi piantati sono di tante specie e servono più come campioni per vedere come producono nella zona di Balaka. Ci sono tante specie di frutta qui in Africa, dalla più normale e che si trova in tutti i villaggi come il mango, il frutto di gwava, la papaya, l'avocado, le pesche (che sicuramente non produrranno che frutti piccolissimi), il frutto della passione, il melograno che e' già fiorito e ha i primi frutti, la manioca e l'uva.Dovremo poterci concentrare su quanto la gente produce più facilmente, ma anche introdurre coltivazioni nuove che motivino tante persone a usare meglio l’ agricoltura che viene spesso relegata al secondo posto, privilegiando posti di lavoro di lavoro che il più delle volte pagano poco: tanti contadini guadagnerebbero di più usando al meglio il loro campo!2010-12-01_003.jpgDentro al capannone del FRUIT PROCESSING due sono attualmente le iniziative che vengono portate avanti in modo sperimentale: La prima è la produzione di salsa di pomodoro, proprio perchè a Balaka se ne producono molti tanto che nella stagione del raccolto ce né una tale sovra-produzione che porta i costi ad essere veramente "stracciati". Questo non dura poche settimane, poi riprendono i costi altissimi. La gente del Malawi usa il pomodoro come base per dare gusto al condimento che e' spesso molto povero, erbe prese nei boschi o verdure senza molto sapore.Dopo la cottura e aromatizzazione ecco la "catena di produzione" che va dal riempimento dei barattoli da un kilogrammo, alla pulizia e la sigillatura sotto vuoto. La produzione sta andando bene anche se ancora molto all'inizio. Presto verranno stampate le etichette e sembrerà di essere al supermercato.Questo potrebbe essere il metodo per conservare altri prodotti che potranno essere a disposizione fuori stagione mantenendo un prezzo buono per la gente.2010-12-01_005.jpg Il secondo prodotto è la marmellata di frutta e in particolare di mango vista la stagione. Come fanno tutte le mamme che in cucina sperimentano tanti nuovipiatti, ecco la cottura della marmellata che anche qui ha poi diverse varietà di produzione. Con gli spicchi o quadrotti, oppure cotta tutta uniformemente...si aggiunge poi acido citrico, sale, zucchero, pectina...  o altri ingredienti necessari per la conservazione... così tra attrezzi africani o recipienti di  plastica ecco nascere lentamente questa iniziativa che vuole essere prima ditutto un esempio per la gente non usa alla conservazione (forse anche per mancanza di mezzi) e poi un modo pratico di dare valore ai prodotti dell'agricoltura che garantisca un'entrata e anche una migliore alimentazione.E' qui con noi Anna "la Rossa" a guidare questa prima produzione che potrebbe diventare una produzione semi industriale...La volontaria che sarà qui per metà anno permetterà il "salto di qualità" alla compagnia.Per oggi c'e' la prova assaggio di varie marmellate, con cannella... e tanti ingredienti profumati..2010-12-01_006.jpgGrazie infinite a Peppino che in qualche modo riesce sempre ad avere "il fiuto" per progetti validi e significativi.Era stato così anche con la prima macchina da scrivere elettrica per la stamperia della Montfort Media.Certamente siamo solo agli inizi, eppure c'è tanto entusiasmo e buona volontà. Tutto quanto produce cibo e' sempre ben accolto perchè la fame e' un terribile nemico dice l'Africa.La prima produzione in serie è per il Natale degli orfani:un grande pane dal forno della “Casa a metà strada” degli ex carcerati e un vasetto di un Kg di marmellata o di salsa di pomodoro buonissima... sono oltre 4000 confezioni e c'e' da dire che e' un buon inizio.Grazie ancora e vi aspettiamo al lavoro nella grande cucina che profuma di campagna.

A risentirci presto, Piergiorgio Gamba2010-12-01_007.jpg
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