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C'era una volta un campo... (evoluzione)

2011-05-30_011.jpgIL PROGETTO CRESCE INSIEME AGLI ALBERI PIANTATI NEL CAMPO.

BALAKA - 31 Maggio 2011
Carissimi di Seconda Linea Missionaria,

E' già passata una stagione da quando sono stato ad Ostia e con nostalgia ricordo la passione del vostro impegno per la missione e l'entusiasmo che vi caratterizza. Sarebbero tante le storie da raccontare, in particolare in questi tempi difficili per un'Africa che vuole emergere e costruirsi un domani migliore. La missione cerca sempre nuove strade, esempi che possano essere imitati dalla gente e capaci di creare nuove possibilita'.2011-05-30_001.jpg Tra i tanti progetti uno ci sta particolarmente a cuore: il progetto "c'era una volta un campo...", il progetto che fin dall'inizio ha visto seconda Linea Missionaria in prima linea a sostenerlo. Con il grande aiuto che Anna Larussa ci ha dato, in pochi mesi abbiamo realizzato migliaia di confezioni di un prodotto valido e considerato di ottima qualità. Con la crescita sono emerse alcune scelte importanti che andavano fatte: prima tra tutte l'accettazione del prodotto da parte del Bureau of Standards, il dipartimento governativo che concede la licenza di produzione e garantisce la qualita' del prodotto. Da qui e' venuta la necessita' di ampliare il progetto: la costruzione di una nuova cucina e di un magazzino esterno al reparto di produzione, la costruzione sempre all'esterno di vasche di lavaggio della frutta, cosi' da garantire la massima igiene all'interno dello spazio riservato alla preparazione delle marmellate e salsa di pomodoro. Lo stesso si e' dovuto fare per il reparto di stoccaggio del prodotto confezionato, creando anche una cella capace di abbattere la 2011-05-30_002.jpgtemperatura spesso troppo alta per una buona conservazione.

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All'interno dell'area di produzione e' stato necessario anche preparare una vera cella frigorifera con la temperatura attorno ai 5 gradi. La serieta' del personale che ci lavora e' evidente, basta osservare le uniformi immacolate nonostante la polvere che durante la stagione invernale, trascinata dal vento, raggiunge ogni angolo. Ormai sono diventati dei veri specialisti a preparare marmellate di mandarini, ananas, papaya e gwava. Attualmente la grande disponibilita' di pomodori rende possibile la produzione sia di marmellate che di salse. Questo il traguardo raggiunto.2011-05-30_005.jpg 
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Il campo e' diventato ormai troppo piccolo. Il giardino che e' stato all'origine di tutto questo progetto vede crescere decine di alberi da frutta. Sono tutti gli alberi che localmente la gente conosce e che puo' facilmente imparare a trapiantare nei propri campi. Sono così nati un secondo e un terzo campo. 2011-05-30_009.jpgUno interamente piantato con piantine di mango innestato e un secondo con i gwava. Per sopravvivere ai lunghi mesi di siccita' durante i primi anni e' necessario poterli bagnare almeno due volte a settimana. Cosi' si e' scavata una lunga trincea per l'irrigazione. Certo ci vorranno degli anni, ma e' una minima pianificazione necessaria per garantire la continuita' della produzione. Il migliore investimento oggi sarebbe comprare dei nuovi campi e predisporli all'irrigazione. Questo sarebbe un esempio e uno stimolo per la gente abituata a raccogliere i frutti nello spazio di un anno, ma che ancora fatica a vedere in prospettiva. Idealmente vorremmo poter avere cinque-sei campi. Ogni campo poi potrebbe avere 300/400 alberi... e cosi' potremmo avere frutta diversa per i 12 mesi garantendo continuita' alla produzione. 2011-05-30_010.jpgInoltre in collaborazione con l'universita' di agronomia del Malawi stiamo cercando di sviluppare nuove culture. Oltre a quelle tradizionali e ben conosciute stiamo provando a piantare il Lichi, che abbiamo trovato in Madagascar ma anche meli, cigliegi e alcune piante di Kiwi da Somendenna, ancora sconosciuto in Malawi. Alcuni alberi di mele, pere e prugne poi li potremo anche piantare sulla montagna del Chaone dove l'altitudine garantirebbe raccolti migliori. Poichè sulla montagna non arrivera' mai ne' la strada ne' la corrente elettrica, il centro di Balaka di C'era una volta un Campo potrebbe comperare l'intera produzione di frutta per poi fare marmellate. Inoltre per continuare questo progetto ci sono alcune attrezzature essenziali. Ci servirebbe una seconda pentola elettrica per poter fare fronte sia alla quantita' 2011-05-30_012.jpgdi produzione che alla diversificazione di prodotti. Sarebbe poi importante avere un generatore che assicuri la continuita' della cottura anche quando troppo spesso manca la corrente elettrica. Mentre aspettiamo che giungano le migliaia di vasetti di vetro che Seconda Linea ci ha inviato con il container, dobbiamo poter pensare alla continuita' di approvvigionamento di questi barattoli che da soli garantiscono una conservazione eccellente. Tutto questo lo diciamo per dare voce a un progetto che assieme agli alberi messi a dimora, sta' crescendo e vorrebbe trasformare il nostro villaggio spesso in bilico tra una carestia e l'altra, in una comunita' capace di badare a se stessa. Una buona alimentazione rimane poi l'assicurazione migliore contro tutte le malattie troppo spesso causate proprio dalla denutrizione. Per conoscenza vi mandiamo anche i conti attuali di tutto il progetto. Non nascondiamo che ci serve ancora tanto sostegno, ma lo facciamo perche' possa diventare una iniziativa ben piu' grande del nostro campo e abbia la possibilita' di continuare nel tempo. Lo facciamo anche 2011-05-30_014.jpgperche' seconda Linea Missionaria e' maestra nel fare  miracoli. Cosi' ci avete insegnato da sempre. Da tutti noi un carissimo saluto dolce come i prodotti che riusciamo a condividere con i piu' poveri: le marmellate di Balaka sono le migliori che si trovano dentro alle prigioni del Malawi, come anche il dono piu' desiderato dalle migliaia di orfani del nostro villaggio.
Sono loro a ringraziarvi di cuore p. Piergiorgi Gamba

Missionari Monfortani del Malawi 2011-05-30_013.jpg